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La cucina mediterranea al di fuori dell’Italia
La tradizione gastronomica italiana è tra le più ricche del mondo e certamente la più ricca delle regioni nell’area del Mediterraneo.
Per questa ragione l’ottimazione è in corso di applicazione primariamente su cibi italiani collaudati dalla tradizione.
Poiché, tuttavia, l’applicazione attuale della tecnica detta “ottimazione” ha come obiettivo l’equilibrio nutrizionale mediterraneo, è interessante partire anche da piatti tradizionali di altri paesi bagnati dallo stesso mare: dalla cucina spagnola a quella del Mediterraneo orientale e del Nord-Africa.
Per quanto riguarda la Spagna, interessa la cultura alimentare della costa mediterranea e delle Baleari. Della Francia la parte Sud – Provenza e Linguadoca – tipicamente mediterranea per caratteri climatici e gastronomici. L’Italia è in posizione privilegiata, grazie allo sviluppo delle coste rispetto all’ampiezza del territorio. Come ogni nazione rivierasca, non è isolata nel Mediterraneo e gli scambi culturali con altre tradizioni, i viaggi per mare e terra, non sono mai mancati in passato e sono sempre più intensi oggi.Ciò asseconda il desiderio di conoscere le abitudini altrui per variare la propria alimentazione e favorisce la comparsa dei prodotti “etnici” provenienti da altre culture.
È importante considerare che variare la propria alimentazione è un desiderio salutare e non una semplice moda, perché risponde alla necessità fisiologica di nutrimenti sempre diversi, che in qualche modo compensino le carenze reciproche. Oltre a questo, molti cibi mediterranei provengono da ambienti realmente poveri: sotto la maschera dell’esotico, contrabbandano piatti e ingredienti dimenticati in Italia a vantaggio di prodotti più costosi.
In questo modo è possibile recuperare ricette interessanti, come le molteplici varianti del cuscus, per altro diffuse in alcune zone della Sicilia; l’hummus, una deliziosa passata di ceci comune dalla Mesopotamia al Maghreb; il ful mudammas, piatto nazionale egiziano a base di fave; lo shawarma, che noi chiamiamo spesso kebab e che è in realtà pane arabo (pita) farcito di kebab o altra carne condita con spezie e salse. Senza dimenticare i gloriosi piatti di tradizione greca, diffusi in tutto il Mediterraneo, come la mussaka o le dolmakia – foglie di vite ripiene di riso e carne – diffusi anch’essi in tutti i paesi vicini, oggi conosciuti ovunque e offerti dall’industria alimentare.Tra le molte, eccellenti, specialità esotiche la maggioranza è ben equilibrata e necessita solamente uno sforzo minimo per essere portate ad un perfetto bilanciamento mediterraneo, ottenendo piatti che conservano il fascino dell’esotismo, raggiungono l’eccellenza nutrizionale e si possono integrare con successo nell’alimentazione italiana attuale.